Carissime, carissimi,
chiunque abbia avuto occasione di scrivere, a tutti i livelli, un testo, da una lettera a un romanzo a un trattato scientifico, conosce la sgradevole sensazione d’impotenza che si prova di fronte alla pagina bianca (oggi si direbbe dello schermo vuoto). Poi le parole vengono, ma la difficoltà sta nel cominciare, perché il momento degli inizi non è come gli altri: è quello della nascita, del venire alla luce, dal quale scaturirà tutto il resto, e in fondo sentiamo che se andrà bene sarà di buon auspicio per quanto verrà dopo. La pagina bianca che ho davanti, in più, è la prima lettera del governatore e porta con sé il peso, e la responsabilità, di inaugurare l’anno rotariano 2024-2025 che ci aspetta…
Uno dei modi per affrontare il problema è seguire binari già tracciati, e cioè esordire con quanto si fa di
solito. Poiché credo che ogni innovazione efficace debba porsi in continuità con le buone pratiche del passato, procedo così. E comincio con i doverosi – ma non per questo meno sentiti e sinceri – ringraziamenti a chi mi passa il testimone. Sono molto grato ai presidenti dell’anno appena trascorso e a tutti i soci per i tanti, efficaci, grandiosi progetti che hanno portato a termine e a Remo, al suo staff, a tutti coloro che si sono impegnati – con ruoli nell’organigramma ma anche senza apparire – al fine di favorire, agevolare, rafforzare l’operatività dei Club e proporre iniziative importanti, facendo crescere e migliorare il distretto. Ovviamente il loro lavoro non finisce qui e noi contiamo molto su di loro, sempre all’insegna di quella continuità che dicevo.
Le lettere del governatore procedono, di regola, sulla falsariga del “calendario rotariano”. Molti non sanno neanche che esiste, ma lo si trova su myrotary: ogni mese è dedicato a un tema differente, sempre scelto fra i punti qualificanti del nostro sodalizio, e i governatori sono invitati a sensibilizzare i soci sull’argomento. Niente di più facile per il mese di luglio, che è quello della salute materna e infantile: una scelta coerente con il momento in cui “nasce” l’anno rotariano.
Il periodo del parto è critico, per la situazione di fragilità estrema della madre e del bambino, ma i progressi delle scienze
mediche e ospedaliere hanno ormai allontanato da noi, anche se non lo hanno eliminato, lo spettro della mortalità materna e perinatale. Non è così, però, in tutte le zone del mondo: in Uganda, ad esempio, il numero di donne che muoiono a causa del parto è di 57 volte maggiore di quello italiano.
Un dato raccapricciante, che ha indotto i 14 distretti italiani (nessuno escluso) a unirsi in una proposta concorde di azione globale volta a dare un aiuto a risolvere il problema. Il 9 luglio comincerò le visite: se nel corso di esse i presidenti vorranno conformarsi all’usanza di fare una piccola donazione al governatore, una parte di quanto daranno sarà destinata a questa azione, della quale i singoli Club (e non il distretto) diventeranno direttamente promotori.
Infine, la lettera del governatore costituisce l’occasione per ricordare brevemente quanto si è fatto nel mese prima e annunciare quanto avverrà nel mese dopo. Le attività di giugno sono state organizzate da Remo e sono state coronate dall’indimenticabile congresso che ci è stato offerto, nel quale si è celebrato quanto più degnamente non si sarebbe potuto l’anno appena trascorso. L’evento che invece si è proiettato nell’anno che ci aspetta è stata l’assemblea, cui molti di voi hanno preso parte. Nel suo svolgimento ho voluto introdurre, tra le altre cose, due elementi nuovi: la partecipazione di rappresentanti illustri del mondo universitario e dell’associazionismo che ci hanno dato informazioni, stimoli e idee su come affrontare le sfide (i cambiamenti di paradigma dovuti all’imporsi dell’intelligenza artificiale, le nuove povertà, la crisi delle associazioni di servizio) che il Rotary deve affrontare per incidere nella società di oggi e un confronto fra tutti i past governatori, che costituiscono, con la loro esperienza e conoscenza del distretto, una risorsa preziosissima, indispensabile per rafforzare e innovare il nostro sodalizio. Durante l’assemblea abbiamo quindi tracciato alcune linee programmatiche che svolgeremo poi, passo passo (e lettera dopo lettera!) durante l’anno.
Il mese di luglio si apre con una cerimonia che vede la presenza dei quattordici governatori italiani presso l’Altare della Patria a Roma, seguita, dopo un paio di giorni, dalla firma di una convenzione tra i Rotary italiani e il Panathlon International patrocinata dal CONI (spunto da tener presente da parte dei presidenti per azioni future che coinvolgono lo sport!). Cominceranno quindi le visite, che, secondo la tradizione, partono dal Club del governatore uscente, Alba, e annunceremo i risultati dei lavori della commissione che esamina le richieste di sovvenzioni distrettuali (tutte significative e importanti), dando così via libera allo svolgimento delle azioni sul territorio da parte dei Club, che costituiscono il fiore all’occhiello della nostra attività.
Non mi resta, a questo punto, che porgere a tutti, ma in particolare ai presidenti che in questi giorni stanno assumendo, con i passaggi delle consegne, la responsabilità della loro carica, il mio più caloroso augurio di un anno rotariano pieno di amicizie vecchie e nuove, di attività belle ed efficaci, di entusiasmo e voglia di fare.
Come vedete, ho superato il problema della pagina bianca. Solo ora, ma è troppo tardi, mi viene in mente che avrei potuto ricorrere all’applicazione dell’intelligenza artificiale (facendo finta di niente). E magari la lettera sarebbe venuta meglio! Ma forse anche lo sforzo di scrivere un messaggio avendo in mente volti, sguardi, emozioni, reazioni dei destinatari costituisce un modo per rispondere a quella che, per richiamare il titolo di uno degli interventi all’assemblea, è “la sfida dell’umano al tempo del metaverso e dell’intelligenza artificiale”.
A presto!
Natale