Carissime Amiche e carissimi Amici del Distretto 2032,
il Rotary ha messo in atto diversi modi per coinvolgere i giovani e farli partecipi della sua Mission: servire e cambiare positivamente vite.
Ogni socio sa di essere chiamato ad aiutare i giovani a sviluppare doti di leadership, nel Club e nella comunità, coinvolgendoli nei programmi o facendosi a sua volta coinvolgere nei loro progetti.
Occorre favorire il positivo contagio dei nostri valori, ma anche saper apprezzare e riconoscere i diversi punti di vista. Consideriamolo un tema di diversity, di rappresentatività della società, ma anche un tema di conservazione dei Club nel medio e lungo periodo.
Il nostro Distretto? Conta 24 Club Rotaract e 10 Club Interact.
Dal 1 luglio 2021 i Club Rotaract, costituiti da giovani adulti dai 18 anni di età, sono stati “elevati” a membri del Rotary International. Il processo di integrazione procede non con la celerità desiderata: l’organizzazione del Rotary sembra essere di difficile attuazione per loro. Al fine di integrare e aumentare la conoscenza reciproca, abbiamo istituito un’apposita Commissione che, pur faticando, porta avanti il processo di integrazione con continuità.
Nel corso delle visite ai Club ho sempre sottolineato come i nostri giovani rappresentino il futuro e come sia necessario lavorare insieme, in progetti comuni.
I valori sono i medesimi e presentarsi alle comunità con tutte le generazioni rappresentate e ben amalgamate tra loro da più forza continuità e credibilità alle nostre attività.
L’azione a favore dei giovani è una priorità del nostro anno di servizio.
Oltre quaranta giovani entusiasti sono stati presenti al Rypen di Novi, altri trentadue giovani promettenti hanno lavorato molto bene al R.Y.L.A. (acronimo di Rotary Youth Leadership Awards) di Asti. Alla fine di aprile, diciotto ragazzi hanno portato a termine il loro impegno nel progetto del Centenario del Rotary italiano: Oltre l’accademia, da idea a progetto.
Ricordiamo poi il programma di “Scambio Giovani” del Rotary, ripartito dopo l’epidemia, e che sostiene periodi di studio internazionali per fare dei nostri ragazzi cittadini del mondo e conoscitori di nuove culture.
In ultimo vorrei ricordare che sei ragazzi del Distretto (una partecipazione record!) stanno per partire per Bruxelles per il progetto “Rotary4Europe”.
Un ringraziamento sentito lo devo ai tanti Rotaractiani che collaborano efficacemente all’interno delle nostre Commissioni distrettuali.
Se le giovani generazioni rappresentano la componente più dinamica, energica e innovatrice della nostra società e, conseguentemente, anche del nostro sodalizio, forse dovremmo chiederci, da persone meno giovani, cosa possiamo fare per potenziare ancor di più la loro voglia di fare, per supportare la loro crescita personale e professionale e per lasciare nelle loro mani il migliore dei mondi possibili.
Stiamo veramente facendo tutto il possibile per costruire insieme una sempre più stretta collaborazione intergenerazionale?
Dovremmo anche chiederci, con schiettezza, con quali giovani agire. Il concetto di giovane varia nel tempo, anche tra paesi molto vicini al nostro, e sembra diverso per tempistiche e per prassi. Per altro sembra non esistere solo una gioventù anagrafica, ma anche una gioventù di spirito e di atteggiamento che spesso riscontro in ogni fascia di età.
Allora ricordiamoci, non solo a Maggio, del nostro futuro e dei nostri giovani, mettendo a disposizione la nostra esperienza, ma lasciando spazio per sperimentare, in questo continuo laboratorio di idee che è la vita. Indichiamo la strada della vera leadership e accettiamo con apertura le loro intuizioni, le nuove vie, i nuovi percorsi.
Portiamo questo cambiamento dentro di noi, per assicuraci le migliori energie giovanili necessarie per la continuità del nostro Rotary.
Tocca a noi per primi dimostrare vitalità e freschezza per un futuro migliore, insieme.
Un abbraccio
Remo