Siamo ospiti in questo pianeta: quante volte ce ne dimentichiamo?
Queste mie righe, in occasione del mese rotariano dedicato all’ambiente, vogliono rinnovare l’invito a tutti noi a prendere coscienza di questa responsabilità.
Non è più possibile rimanere spettatori compiaciuti ed egoisti, magari sensibili alla bellezza della natura, ma restii a prendere quelle decisioni, necessarie per il bene del pianeta, che ci possono portare a rinunciare a qualcosa. Ogni scelta, ogni decisione, porta con sé qualche rinuncia. Altrimenti sarebbe troppo facile, comodo. Cosa c’è stato di veramente importante nella nostra vita che non ha richiesto un impegno, una rinuncia? Ora non possiamo più illuderci di stare a guardare, senza fare nulla.
L’ecologia è la scienza che ci fa riscoprire la fragilità della natura, ma soprattutto la fragilità dell’uomo che in essa vive. Se non sappiamo ascoltare il mondo che ci circonda, non sappiamo ascoltare il prossimo, il debole, l’emarginato.
Noi quest’anno, in particolare, parliamo di cambiamenti in noi stessi e della speranza portata come valore progettuale, come strategia nell’influenzare il futuro. Allora come agire?
Affidiamoci ai grandi progetti che il nostro sodalizio promuove o organizziamoli in prima persona! Abbiamo anche l’opportunità di farlo nelle nostre vite private e nelle nostre carriere professionali, dando il nostro contributo nel far sì che ogni nostra azione sia ispirata non solo da principi etici e morali, ma anche da una costante attenzione a proteggere la nostra casa nell’universo, a prenderci cura di tutte le creature che la abitano e a tutelare i delicati equilibri che governano la biologia e gli ecosistemi.
Un poeta moderno, Franco Arminio, segnalatomi dall’amico Luigi di Imperia, si esprime con queste parole:
Cedi la strada agli alberi.
Pensa che si muore
e che prima di morire tutti hanno diritto
a un attimo di bene.
Ascolta con clemenza.
Guarda con ammirazione le volpi,
le poiane, il vento, il grano.
Impara a chinarti su un mendicante,
coltiva il tuo rigore e lotta
fino a rimanere senza fiato.
Non limitarti a galleggiare,
scendi verso il fondo
anche a rischio di annegare.
Sorridi di questa umanità
che si aggroviglia su sé stessa.
Cedi la strada agli alberi.
E allora, cari Amici, prendiamo coscienza di quanto dobbiamo fare: portiamo cambiamenti, ascoltiamo e aiutiamo: perché così ci piace!
Vediamoci nelle attività organizzate dal Distretto o dai Club, al Rotary Campus di Noli e in tutte quelle occasioni che ci ricordano quanto sia piacevole e arricchente lo stare insieme.
Ho voglia di incontravi presto.
Un abbraccio
Remo