Lettera del Governatore – Gennaio 2023
domenica, 01 Gennaio 2023

Care amiche e cari amici,
da un certo tempo, gli auguri per l’anno nuovo si vanno facendo meno convinti. È certo che le circostanze non favoriscono l’entusiasmo né incoraggiano l’ottimismo. Tuttavia, a Voi e a tutti i Vostri cari, auguro un felice anno nuovo con molta cordialità e senza esitazioni. Quello che esso sarà, almeno in parte dipenderà da noi.
Il miglior modo, il più efficace per contribuire alla nostra ripresa, direi rinascita, è nelle nostre mani, sta nel nostro impegno quotidiano e costante e il Rotary proprio in questo inizio di anno ci ricorda l’importanza dell’AZIONE PROFESSIONALE.

Nel nostro Manuale di Procedura (2022) alla voce scopo del Rotary si legge: “Lo scopo del Rotary è diffondere il valore del Servire……informare ai principi della più alta rettitudine l’attività imprenditoriale e professionale” e per quanto concerne l’Azione Professionale: “…ha lo scopo di promuovere l’osservanza di elevati principi morali nell’esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione… E diffondere il valore del servire…”

Potremmo dire che l’azione professionale, praticata rotarianamente, ha lo scopo di diffondere norme etiche nelle relazioni umane.
Ma, credo, questa interpretazione sarebbe limitativa ed allora invece di numeri e percentuali desidero condividere con voi tre parole: Servire, Etica, Professione. I tre concetti sono strettamente legati tra di loro ed a mio parere sintetizzano bene l’ideale rotariano.

Il nostro servire è quello che ci rende rotariani, che caratterizza la nostra identità e permanenza nel Sodalizio. Noi non operiamo per noi stessi ma per gli altri dentro e fuori dal Club. Abbiamo bisogno di uomini disposti al servizio e non di fruitori di distintivo o periodici visitatori di conviviali. Padre F. Weber, gesuita, PDG del 2110: “…come si adempie il nostro fine? Col servire. Chi servire? L’uomo. La via per raggiungere l’uomo passa attraverso la società. Bisogna servire la società…. E non si può servire veramente se non conoscendo le necessità altrui…”
Dobbiamo servire concretamente, fattivamente, praticamente e lo dobbiamo fare attraverso le nostre professioni e nelle nostre professioni.

Il connubio quindi tra eccellenza professionale ed integrità morale costituisce uno dei punti di forza della nostra Associazione : da noi rotariani si pretende la capacità e la volontà di promuovere un dialogo etico nei luoghi di lavoro di abituale frequentazione, nelle nostre attività attraverso l’esempio, cioè essere rotariani nei fatti e questo vorrei sottolinearlo, significa avere non solo il coraggio di affermarsi tali ma di esserlo nella realtà di ogni giorno, senza atteggiamenti prevaricanti o di presunta superiorità intellettuale ma con una umiltà di intenti che è propria degli uomini forti.

Riporto l’esortazione della Gaudium et spes (31. Concilio Vaticano II) che sembra dettata per noi rotariani:

“Si può legittimamente pensare che il futuro dell’umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza”.

Nelle mie visite ho sempre cercato di stressare questi concetti perché credo debbano essere sentiti da ciascuno di noi come propri facendo emergere il concetto di leader inteso come persona che emerge per le proprie caratteristiche personali e che è in grado di esprimere le proprie potenzialità, umane oltre che professionali, a livelli di eccellenza.

Lettera difficile, questo mese, e forse di lettura impegnativa, ma sono concetti ed argomentazioni che come rotariano, prima che come Governatore, sento che mi appartengono profondamente, e mi auguro sia lo stesso per voi
Per i Presidenti che mi leggono ricordo che sarebbe utile facessero, unitamente agli Assistenti, una prima valutazione del loro percorso con una analisi dei primi sei mesi e dello stato di salute del Club rispetto a luglio. Avremo modo di parlarne nei prossimi incontri, in fase di programmazione.

A tutti ancora auguri ed arrivederci a Savona, il 28 gennaio 2023, per il Seminario Distrettuale di Formazione.
È un ulteriore momento di confronto e condivisione per il nostro Distretto e vorrei che, così come per Spezia e Cherasco, la partecipazione fosse numerosa.

Anselmo