Il tema del mese di maggio riguarda le giovani generazioni: dal 2010, la quinta via d’azione del Rotary International. Il coinvolgimento giovanile è uno dei cardini della nostra azione a livello globale, dedicata certamente a Interact, Rotaract, Alumni, ma anche e soprattutto, a tutti quei giovani inclini al servizio, che non appartengono a queste organizzazioni ma che svolgono attività di civic work dimostrando di credere nei nostri valori con la nostra stessa intensità.
L’assegnazione di borse di studio e la realizzazione dei tanti programmi dedicati, costituiscono il fulcro della diffusione dei valori rotariani: indirizzano all’amicizia e alla pace e contribuiscono ad allargare gli orizzonti.
Si vuole in questo modo aumentare l’interesse dei partecipanti che imparano a conoscere e condividere una solidità umana ed intellettuale insieme alla capacità di mettere al servizio la loro professionalità.
Il Rotaract è molto vicino a noi e ha, nella nostra nazione, uno dei maggiori livelli di presenza: anche grazie al Rotaract, la Zona 14 gode di una grande considerazione a livello Centrale.
In Italia, peraltro, l’integrazione dei giovani oltre i 30 anni all’interno del nostro Sodalizio, Rotaractiani o no, potrebbe essere incrementato perché l’“Elevate Rotaract” è una realtà; i Club Rotaract sono parte integrante del Rotary International e dal 1° luglio 2022, con l’“Integrate Rotaract” potranno, tra l’altro, essere sponsor internazionali o ospitanti di sovvenzioni globali, purché qualificati ed essere stati precedentemente partner di un Rotary Club per una sovvenzione globale.
Tema emotivo, questo, a volte controverso e fonte di perplessità da entrambe le parti, ma strategico, a mio parere, perché si possono confrontare diversi punti di vista, nella consapevolezza che la convivenza fra le generazioni è una grande opportunità per tutti. Possiamo mettere sullo stesso piatto la freschezza, la voglia di mettersi in gioco, con l’esperienza maturata negli anni.
Il futuro che vorremmo è fatto di pace e comprensione tra i popoli di tutto il mondo. Per favorire la realizzazione di un tale domani attraverso il protagonismo dei giovani, il Rotary ha da tempo portato avanti azioni concrete e consolidate negli anni. In alcune zone sta prendendo piede il RotaKids (fino ai 12 anni) con lo scopo di inculcare il valore dal servizio già dalla tenera età.
In un mondo inevitabilmente spinto verso la globalizzazione, il programma “Scambio Giovani” crea opportunità di arricchimento, entrando in contatto con culture molto diverse e testimoniando che esiste un modo per mettersi in gioco, capire e superare le differenze che separano, per non dire dividono, uomini e nazioni.
Un discorso particolare merita l’Interact: contrariamente a ciò che possiamo immaginare, nel mondo ci sono più Interactiani che Rotaractiani. Questi ultimi, in 180 paesi, sono circa 203.000 in 10.698 Club. Gli Interactiani sono in 145 paesi, più di 340.000, in quasi 15.000 Club. In molti paesi, infatti sono iscritte intere scolaresche che portano avanti service ed azioni comuni. L’Interact nel nostro Distretto, come in tutta la nostra Zona, va sostenuto e fatto crescere anche con aiuto del Rotaract, pur nella consapevolezza delle difficoltà che la durata di soli quattro anni non sempre consente di esprimere al meglio la voglia di fare dei ragazzi che lo vivono.
Il coinvolgimento dei giovani va stimolato, privilegiando particolarmente i nuovi strumenti di comunicazione, quali, ad esempio i social networks. Il Rotary potrebbe anche patrocinare o collaborare di più di quello che già fa in alcune delle tante iniziative che vengono realizzate dalle scuole dei diversi ordini e gradi, per farsi conoscere dagli studenti.
Dedicarsi ai giovani è fondamentale per fare in modo che loro possano presto superarci e prendere il nostro posto per il progresso del mondo. I più vecchi e saggi sappiano mantenere il ruolo discreto di indirizzo e consiglio, perché affinché i giovani siano il futuro del Rotary, il Rotary deve essere il loro futuro.
Con emozione Rotariana.
