Lettera del Governatore Silvia Scarrone
venerdì, 01 Aprile 2022

Carissime Amiche e Carissimi Amici,

Aprile è il mese tradizionalmente dedicato alla salute materna e infantile.
Per ogni Nazione, non solo è una priorità, è anche uno dei parametri più importanti per valutare la qualità di tutta l’assistenza sanitaria. Il Rotary International l’ha identificata come la quarta area di intervento sottolineandone anche la differenza di finalità rispetto, al focus che riguarda la salute pubblica.
Il diritto alla vita, la maternità, la nascita non sono “patologie” ma necessitano un’attenzione particolare, perché sono, o dovrebbero essere, un’assicurazione per il presente ed un viatico per il futuro di tutti.
Ogni anno, secondo le stime, circa 6 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni, muoiono per problemi di malnutrizione, scarsa assistenza sanitaria, inadeguate condizioni igieniche, acqua non pulita.

Nei paesi più poveri, una donna su 50 muore a causa di complicazioni peri-partum. L’80% di loro potrebbe essere salvato.
È fondamentale la formazione di base da parte di ostetriche o nurse specializzate, nelle zone in cui l’assistenza al parto non esiste: in molte zone sono già operative squadre VTT per insegnare e fornire Kit per l’assistenza al parto. Sono anche stati attivati camper adatti a questo scopo. Si insegna anche alle donne come prevenire la trasmissione delle malattie.

Il Rotary, attraverso i Club, promuove campagne per prevenire l’infezione da HIV da madri a figli, e fornisce gratuitamente o a basso costo, antiretrovirali e latte in polvere.
Sul fronte delle vaccinazioni il programma Polio Plus è la nostra punta di diamante, ma occorre pensare anche alle altre vaccinazioni, perché elevate sono le complicanze per morbillo malaria e polmonite.
Non mi è possibile però, scrivendo questa lettera, non pensare alla devastazione, che si sta compiendo in queste settimane in Ucraina. L’aggressione a quelle popolazioni, vicine a noi, hanno risvegliato paure, angosce ma anche, forte, il desiderio di dare aiuto.

Troppe auto ho visto, tornando dalla Convention di Venezia con targa (e Bandiera) Ucraine con a bordo solo donne e bambini. Gli uomini sono al fronte a combattere un aggressore che non riusciamo a capire: famiglie separate, dal futuro incerto.
Di questi profughi, ci stiamo facendo carico: i conti correnti dedicati e i numerosi viaggi di solidarietà per portare aiuto e offrire alloggi ne sono un esempio. Noi Italiani (Rotariani e non) siamo un popolo generoso e solidale e non ci siamo mai nascosti dietro a scuse.
L’emergenza durerà molto. Occorrerà prevedere l’inserimento dei bambini nelle scuole e in previsione insegnare la nostra lingua. Orfani, minori non accompagnati, madri senza prospettive concrete, sono i nostri nuovi vicini di casa.

In queste prime fasi, la priorità, oltre alla prima accoglienza, è quella di raccogliere beni di prima necessità, trovare aree di stoccaggio e prevedere una logistica adeguata che consenta trasporti sicuri verso destinazioni accreditate.
Il nostro “SERVIRE PER MIGLIORARE VITE” ha in questo periodo la sua occasione migliore. Certamente tutti vorrebbero tornare presto nella loro Patria, ma la distruzione che provoca la guerra renderà tutto più difficoltoso.
Noi Rotariani medici, avvocati, commercialisti, insegnanti psicologi e tutti, siamo chiamati a servire ma già abbiamo offerto il nostro: ”Obbedisco”. Con il tempo, speriamo non troppo lungo, dovremo pensare a contribuire alla ricostruzione. Non solo le case, le scuole e gli ospedali ma anche le vite e gli animi. Perché non c’è benessere fisico senza la salute mentale.

Noi Rotariani non ci spaventiamo per questo, sappiamo che alla fine della notte c’è sempre un’alba e che fare del bene fa bene. Si sa che chi dona senza chiedere nulla, riceverà in cambio qualcosa di importante, che nessuna moneta può comprare.

Con emozione Rotariana.