Il Rotary dona alla ASL3 cinquecento saturimetri per l’assistenza domiciliare
mercoledì, 20 Maggio 2020

 

Il Rotary dona alla ASL3 cinquecento saturimetri per l’assistenza domiciliare

20 Maggio 2020

 

 

Gli strumenti saranno in dotazione alle squadre GSat e Resigsat alle Cure domiciliari e palliative

Consegnati questa mattina al Palazzo della Salute di Fiumara una fornitura di cinquecento saturimetri donati ad Asl3 dai Rotary genovesi, con il supporto del Distretto 2032.

Gli strumenti per la misurazione dell’ossigeno nel sangue sono finalizzati all’assistenza domiciliare sul territorio. La consegna è avvenuta alla presenza di Ines Guatelli, Governatore del Distretto Rotary 2032 che nell’occasione ha affermato: “Abbiamo condiviso da subito questo progetto con la ASL3 che lo ha sostenuto ed apprezzato, aiutandoci a realizzarlo in tempi estremamente rapidi; ci auguriamo vivamente che anche attraverso il potenziamento delle cure domiciliari sarà possibile lasciarci alle spalle rapidamente questa terribile esperienza. La scelta di donare i saturimetri non è stata casuale: i progetti di sorveglianza domiciliare costituiscono, infatti, una delle iniziative sanitarie più importanti per il monitoraggio di malattie croniche o di condizioni a potenziale rischio di peggioramento”.

Grazie agli strumenti donati – che misurano la saturazione periferica di ossigeno e la frequenza cardiaca e forniscono un dato prezioso per valutare l’eventuale peggioramento della funzione respiratoria – sarà possibile, insieme alla comunicazione di altre informazioni, monitorare in maniera efficace le condizioni del malato e orientare eventualmente le scelte più opportune (controllo a domicilio precoce, ospedalizzazione).

“Ringraziamo i Rotary genovesi – afferma Lorenzo Sampietro, Direttore Sociosanitario di Asl3 – per questa importante donazione finalizzata all’assistenza sul territorio nei sei Distretti che va a supportare le iniziative di Asl3 a sostegno delle fasce fragili. I saturimetri verranno in massima parte utilizzati per l’attività dei GSAT, che effettuano visite a casa dei cittadini in isolamento, e per quella delle Cure domiciliari che si occupano della cura e assistenza delle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità. La restante quota degli strumenti verrà suddivisa tra le cure palliative e l’assistenza geriatrica nelle residenze per anziani coordinata dalle squadre Resigsat”.