I Rotary italiani insieme contro il coronavirus
lunedì, 27 Aprile 2020

 

I Rotary italiani insieme contro il coronavirus

27 Aprile, 2020

 

 

Il progetto per la fornitura di tecnologie avanzate agli ospedali porta a 7.4 milioni di euro il valore dell’impegno del Rotary in Italia dall’inizio dell’emergenza

In tempi estremamente rapidi, il Rotary International ha approvato e cofinanziato un intervento fortemente voluto dai 13 Distretti che riuniscono gli oltre 900 Rotary Club italiani: la fornitura di tecnologie medicali avanzate per il contrasto al coronavirus a 28 strutture sanitarie in prima linea.

Il progetto, dal valore complessivo di circa 1.3 milioni di euro, si unisce alla straordinaria mobilitazione dei Distretti e dei Rotary Club nazionali che in piena emergenza sono riusciti a sostenere, attraverso la fornitura di attrezzature e servizi specialistici, la lotta al Covid-19 con interventi per 6.1 milioni di euro.

Di fronte allo stato di emergenza causato da questo terribile virus, il sistema Rotary Italia è intervenuto con un’azione comune, progettata e realizzata da tutti i Governatori italiani, chiamata “Prevention to defeat the Coved-19 Pandemic” che prevede la fornitura di gate con termo scanner, unità di triage specialistiche e attrezzature ad alto bio-contenimento.

Il Distretto 2032 ha scelto per la fornitura di queste attrezzature due Ospedali rappresentativi del suo territorio: l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova e l’Ospedale Cardinal Massaia di Asti.

“Siamo convinti che un’azione sinergica, condivisa che realizzi completamente le possibilità di connessione che ci dona il Rotary – afferma il Governatore del Distretto 2032 Ines Guatelli, sia la strada da seguire per raggiungere risultati migliori, più incisivi ed efficaci soprattutto in situazioni di estrema criticità, come quella attuale.”

Ad ogni ospedale in tempi brevissimi sarà fornito un kit composto da due Gate con termo scanner, una “Covid Triage Unit” con telemedicina e una barella di alto bio-contenimento per un valore di oltre 50 mila euro.

Il kit consentirà di rilevare attraverso i gate la temperatura delle persone che accedono all’ospedale, per poi visitare i pazienti a rischio infettivo in cabine separate attraverso un sistema di telemedicina estremamente avanzato mantenendo i medici a distanza. I pazienti positivi potranno infine essere trasportati in totale sicurezza con l’ausilio di una barella ad alto bio-contenimento, sia in ambulanza che in elicottero o aereo, proteggendo gli operatori dall’esposizione ad agenti infettivi.

«La prevenzione e la cura delle malattie – spiegano i Governatori italiani – rappresenta uno degli obiettivi strategici del Rotary. Gli Ospedali sono attualmente le strutture coinvolte in prima linea sia nella cura dei pazienti Covid positivi, sia per quanti risultano affetti da ogni altra patologia: diventa quindi fondamentale tutelare operatori sanitari e pazienti evitando il contagio.

Abbiamo così deciso di concentrare la maggior parte delle risorse disponibili nel progetto di dotare 28 ospedali italiani direttamente impegnati nella lotta al Covid-19 di un pacchetto di tecnologia all’avanguardia, in grado di minimizzare il rischio di infezione degli operatori e favorire l’interruzione della catena di infezione. Guardando oltre, in termini di sostenibilità, questa dotazione rimarrà a disposizione dei presidi ospedalieri che potranno implementarla e svilupparla in base alle necessità rilevate, anche qualora venissero meno le condizioni di pandemia o in caso di riaccensione pandemica».

«Abbiamo condiviso da subito questo progetto con le Istituzioni locali – aggiunge Ines Guatelli – che lo hanno sostenuto ed apprezzato, aiutandoci ad individuare le strutture idonee a ricevere i kit da noi ordinati; ci auguriamo vivamente che attraverso presidi medici altamente innovativi, sia possibile lasciarci alle spalle rapidamente questa terribile esperienza».

Questo importante traguardo è stato reso possibile dalla collaborazione di molte realtà rotariane, nazionali ed internazionali.

In particolare la coalizione dei 13 Distretti italiani, con i loro 900 Club e ben tre grandi donatori dei Rotary (RC Brescia Sud Ovest Maclodio e RC Vicenza Palladio) uniti a 5 Distretti di Paesi asiatici (Giappone, Guam, Micronesia, Marianne del Nord, Palau), a 4 Distretti nordamericani (Minnesota, Florida, Pennsylvania, North Carolina) e al RC Zug-Zugerland della Svizzera, ha permesso alla Fondazione del Rotary International di aumentare considerevolmente la quota del finanziamento sino al raggiungimento della copertura dei costi.

I 28 ospedali che saranno presto dotati di queste moderne tecnologie sono localizzati nelle Città di Acquaviva delle Fonti (BA), Aosta, Asti, Bari, Bergamo, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Catania, Cremona, Firenze, Genova, Jesi, Mantova, Modena, Milano, Varese, Monza, Napoli, Parma, Pescara, Pisa, Roma, Reggio Calabria, Torino, Treviso e Udine.